(mercoledì, 3 febbraio 2016)
Non avevo un’idea chiara di come sarebbe andata la prima presentazione de “Lo sguardo inatteso”. È strano presentare un romanzo senza avere un editore alle spalle, ma guardandomi indietro penso di aver fatto la scelta giusta, e il successo di questa presentazione me lo conferma. La presentazione di un libro è come una festa: è riuscita solo se i partecipanti si divertono.
In questo caso, non ho dubbi, chi c’era si è divertito molto. La confezione era davvero speciale, unica nel suo genere. Non a tutti capita di fare presentazioni in famiglia, io e Irma in veste di autori, mio fratello Stefano come ospite (nel senso che ci ospitava e presentava nella sua sede di Camera 42) e mia madre alla lettura dei brani del romanzo che lei stessa aveva scelto e su cui si era preparata. Le ho chiesto di scegliere lei stessa i brani da leggere, da una parte perché volevo che avesse delle parti divertenti da leggere e anche perché, a conti fatti, non avrei fatto un lavoro migliore di lei, fatto di attese, di sospensioni e di allusioni che invogliano senza rivelare. Mi ha divertito sentire i brani letti, ascoltare le reazioni di chi ascoltava, perché era tutto nuovo… mi piacerebbe pensare anche a un audiolibro, un giorno.
Come si organizza un incontro di questo genere? La risposta è che non si deve preparare nulla: ci si incontra e si lascia che qualcosa accada. Non sto parlando in improvvisazione, che è un modo rapido di raccontare finzioni, ma di seguire il flusso, di lasciarsi portare da istinto, curiosità, dalle proprie storie, dagli intrecci e dai corti circuiti della situazione, portati avanti lungo un canale di rigorosa verità. Quando questo accade, il pubblico ride, si ritorna bambini, non per celebrare infantilismi, ma per ritornare innocenti, per dire anche le cose più stupide e scoprire che forse, queste stesse cose così stupide non sono. Il botta e risposta con mio fratello Stefano ha funzionato, è stato divertente, prima di tutto per noi due e di conseguenza anche per gli altri.
Un grazie a Pippo Mariani, che ha prestato il suo occhio al racconto di questa serata, a mio fratello Stefano che mi ha accolto in un modo che non saprei dire a parole e a mia madre, che ha dato alla pagina scritta espressione, voce e gesto. Un grazie a Irma che è sempre al mio fianco, in questo nostro libro che è nato quasi per gioco e che poi è cresciuto fino ad andarsene per conto suo. Un grazie infine a tutti gli amici e le amiche che sono venute e hanno partecipato con curiosità e affetto a questa nostra impresa. È stata una serata indimenticabile, che tutti noi ricorderemo con particolare affetto.
Lo sguardo inatteso è acquistabile in formato Kindle su Amazon
Si può acquistare in copia fisica presso Ilmiolibro.it
Si può ordinare presso qualsiasi negozio LaFeltrinelli (anche andando in un negozio fisico e domandando di ordinarlo. Potrebbero fare storie, ma basta insistere educatamente)
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