scrittura / Le 7 ragioni che rendono vincenti i libri elettronici (ebook)(mercoledì, 6 giugno 2012)Per molto tempo non ho voluto neppure sentire parlare di stampa elettronica. Il legame romantico che un lettore stabilisce con il libro tradizione è troppo profondo per poter essere spezzato. Per me libro vuol dire il frusciare della carta, sentire la sua ruvidità sui polpastrelli, apprezzarne l’odore, da quello rozzo e “integrale” delle edizioni economiche fino a quello sintetico e leggermente inebriante delle pubblicazioni illustrate. Poi c’è la valenza “oggettistica” del libro stesso. Si sa, gli esseri umani hanno bisogno di materialità per considerare reale qualcosa, e il libro da questo punto di vista ha un significato particolarmente profondo. Un libro è un pensiero diventato fisico, un racconto fissato su un supporto materiale e immediatamente riconoscibile, a suo modo unico fra tanti altri libri per dimensioni, spessore, qualità dell’edizione, colori e tipo di caratteri. La stampa elettronica per molti versi è la negazione di tutto questo romanticismo libresco. Non c’è carta da fare frusciare, l’inchiostro è elettronico e non si può annusare, il supporto è unico per qualunque libro di qualsiasi genere. Nella fotografia si può per esempio vedere il mio Kindle mini, messo a confronto con un libro di pari spessore (Il sogno della tartaruga di Alessandro Cimarelli). Sul mio lettore di libri elettronici c’è già un certo numero di libri (più di cinquanta ma meno di cento), di vario genere: manuali di scrittura, una guida introduttiva all’illuminotecnica teatrale, romanzi di vario tipo, dalla fantascienza all’horror, dal racconto breve al giallo. Peraltro ci sono un paio di copioni teatrali e un testo che sto revisionando per un amico. Il tutto con lo stesso formato, con la stessa dimensione di carattere e con lo stesso spessore. Se il libro che sto leggendo ha 50 pagine o 500, la cosa non ha la minima importanza per me, lo spessore è sempre lo stesso. A un certo punto ho abbandonato il mio snobismo pro-carta e devo dire l’editoria elettronica ha una serie di vantaggi in più. vediamoli uno per uno.
Ci sono naturalmente degli svantaggi. Al momento non è facile prestare un libro ed è facile pensare che tale pratica non sarà mai incoraggiata. Anche se non bisogna ricaricare molto spesso un lettore elettronico, ogni tanto è necessario farlo (per quanto mi riguarda, finora non ho mai dovuto fare più di due ricariche in un mese, ma è stato un evento più unico che raro). Non tutti i libri sono sempre disponibili in formato elettronico e non sempre in italiano. Ancora una volta siamo indietro in questo tipo di mercato. Ma non sto strozzando l’editoria locale a favore di una multinazionale come Amazon? E’ una possibilità che è lecito considerare. E’ auspicabile che nascano realtà editoriali più piccole in grado di distribuire libri elettronici con caratteristiche diverse: più di nicchia, più specializzati o con altre qualità che al momento non riesco neppure a immaginare.
RISPONDI |
ARTICOLI PRECEDENTI
|