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scrittura   /   6 ragioni per frequentare un Laboratorio di scrittura creativa

(venerdì, 8 febbraio 2013)

Zooey Deschanel e io non abbiamo molte cose in comune. O forse no? In realtà abbiamo almeno due cose in comune: un amore sconfinato per l’ukulele e per la scrittura creativa. Nella seconda stagione di “New girl”, serie prodotta dalla stessa Zooey, la protagonista è docente di scrittura creativa per un gruppo di adulti. A un certo punto uno dei suoi amici le dice “Non puoi insegnare alla gente come si scrive”. Lei gli risponde che non è vero, e lui ribatte di sostenerlo come scrittore: “Un corso di scrittura è per chi non pensa liricamente in termini di… sai, parole poetiche che sono… ancorate…”. Naturalmente la gag di questa situazione è data proprio dalla sua incapacità di spiegare quello che vuole sostenere “come scrittore”.

La questione sollevata da “New girl” però resta: si può insegnare a scrivere? Non credo che la questione si ben posta. In un certo senso, sì, si può insegnare a scrivere, ma non credo che la funzione principale di chi organizza un laboratorio di scrittura si quella di fornire nozioni, tecniche e strumenti del mestieri. Questa è ANCHE la sua funzione, ma non credo che tutto si risolva così semplicemente. Se scrivere fosse solo fatto di tecniche, chiunque potrebbe comprarsi un manuale o guardarsi un tutorial su Youtube e imparare a scrivere in quattro e quattr’otto.

Chi si trova davanti i partecipanti di un laboratorio di scrittura ha una sfida molto più grande (e più avvincente). Non deve pensare tanto alle singole nozioni che vuole trasmettere, ma piuttosto deve avere un’enorme capacità di ascolto. Sono molte le motivazioni per frequentare un laboratorio di scrittura, e non esiste una motivazione “giusta”. Il docente deve saper captare le esigenze di ciascuno, capire il loro modo di pensare, le preferenze e il vissuto di ognuno, e allo stesso tempo facilitare nuove esperienze, laboratoriali e “di gruppo”. In realtà al termine “docente di scrittura creativa” preferisco il termine “facilitatore di scrittura creativa”.

In questo piccolo elenco vorrei esporre perché in un laboratorio di scrittura non solo si può imparare a scrivere ma soprattuto si può imparare a scrivere meglio.

Un laboratorio di scrittura:

  • Dà la motivazione a scrivere. Già solo il pensiero di dover preparare una o due cartelle a settimana può fornire la motivazione e la disciplina necessarie a mettersi alla prova.
  • Libera dall’isolamento. Scrivere è un’occupazione solitaria. Trovare un confronto con altre persone è molto stimolante e a volte può persino essere problematico. Cose che ritenevamo molto buone possono essere accolte con freddezza, o cose che pensavamo di aver fatto in fretta e furia possono avere una reazione entusiasta. A quel punto possiamo scegliere se rimanere della nostra opinione o prendere sul serio la risposta dei nostri compagni, ma in ogni caso abbiamo avuto una prospettiva diversa sulla nostra scrittura, che è un dono inestimabile.
  • Predispone all’ascolto. Una delle capacità più importanti di una scrittrice (ma anche di uno scrittore) è il saper osservare, il saper captare quello che succede intorno a lei e sviluppare la capacità di trovare ispirazione anche dalle minuzie della vita quotidiana.
  • Dà alcuni elementi base di tecnica della scrittura. Alcune delle cose che ho imparato in laboratori di scrittura (ma chi prendo in giro? Praticamente tutte) sono diventate col tempo l’ossatura del mio modo di scrivere, il modo in cui organizzo le mie storie e sviluppo i miei personaggi. La tecnica non è tutto, ma è un supporto formidabile.
  • Insegna a comunicare in modo efficace. A volte abbiamo un’idea o una storia o una sensazione, ma la sappiamo esprimere nel modo più efficace? A volte dimentichiamo (e lo dimentico anche io, non mi sto escludendo da questa considerazione), che chi ci ascolta non è nella nostra testa e che spesso quello che volevamo dire non è così diretto e coerente come pensavamo. In un laboratorio alcune lacune del nostro modo di esporre diventano palesi. Questo vuol dire che possiamo lavorarci e risolverle.
  • Vuol dire costruirsi uno spazio personale. Questo discorso vale per qualunque altro tipo di laboratorio: teatrale, di canto, di ceramica, di pittura… saper trovare un po’ di spazio per noi stessi e per la nostra creatività è di estrema importanza per il nostro benessere psico-fisico. Vuol dire avere uno spazio in cui non siamo responsabili solo per noi stessi, un ambiente protetto in cui possiamo esprimerci liberamente e senza paura. I nostri scritti possono essere criticati o possono essere accolti con sfavore, ma sempre in maniera costruttiva e creativa.

Il mio prossimo laboratorio di scrittura creativa parte il 13 febbraio ed è possibile iscriversi per tutto il mese di febbraio 2013, scrivendomi direttamente.

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4 commenti

  • Kevin
    il 10 febbraio 2013 alle 17:40 ha scritto:

    Ciao Mauro..
    mi sono ‘imbattuto’ pochi minuti fa nel tuo sito, a partire dalla recensione de ‘No, è un ukulele’..ho letto con molto interesse il tuo articolo “6 ragioni per frequentare un laboratorio di scrittura creativa”…ho acquistato mesi fa “Scrivere Zen” di Natalie Goldberg..non ho mai scritto nulla e, nella lettura, mi avventuro più spesso nei saggi che non nei romanzi, ma dopo aver letto quel libro ho risentito la voglia di scrivere e di frequentare, spero al più presto ma senza fretta, un corso o un laboratorio di scrittura creativa..purtroppo non vivo a Roma e dintorni..se dovessi passare da Roma magari ti scriverò..mi chiedo se conosci qualcuno da segnalarmi su Parma, o Bologna..qualcuno che organizza anche qui in zona dei laboratori o che, semplicemente, potrei conoscere..
    per finire: qual’è stata la tua personale esperienza con l’ukulele? sto iniziando adesso a pensare di acquistarne uno e mi farebbe piacere ricevere degli spunti da parte tua a riguardo..
    complimenti per il sito..grazie dell’attenzione..
    Kevin

  • mauro
    il 10 febbraio 2013 alle 19:01 ha scritto:

    Ciao Kevin, prima di tutto ti ringrazio per le tue parole, sono sempre un incentivo ad andare avanti nei miei articoli. Purtroppo non so di laboratori di scrittura in zona Bologna o Parma, ma non escludo che ci siano. Se dovesse arrivarmi qualche voce in merito, te lo farò sapere senz’altro. Se dovesse capitare qualcuno che organizza o sa di laboratori in quelle zone, può lasciare tranquillamente un commento qui sotto con un link alle iniziative collegate.
    Per quanto riguarda l’ukulele, mi hai dato l’idea di scrivere un piccolo post su come sono arrivato a questo strumento, quindi penso che nei prossimi giorni leggerai un articoletto esauriente. Nel frattempo di consiglio di conoscere e frequentare la community di Youkulele.com, in cui puoi di sicuro trovare la risposta a molti interrogativi, incluso come cominciare, quale metodo di autoinsegnamento adottare, quale strumento per principianti acquistare e così. Questa è senz’altro la migliore dritta che ti posso dare :)

  • Scrittura e ukulele (con divagazioni tra Hemingway e Leopardi) | Mauro Corso, attore e scrittore
    il 15 febbraio 2013 alle 15:18 ha scritto:

    [...] tempo fa, in un’articolo sulle 6 ragioni per frequentare un laboratorio di scrittura creativa, uno dei miei lettori, Kevin, mi ha chiesto di parlare della mia esperienza con [...]

  • mauro
    il 15 febbraio 2013 alle 15:22 ha scritto:

    Ecco Kevin, non so se questo risponde alle tue domande o se vuoi una lettura personale più “tecnica” :D

    http://www.maurocorso.it/scrittura/scrittura-e-ukulele-con-divagazioni-tra-hemingway-e-leopardi/

 

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