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scrittura   /   Come rendere intensa la propria scrittura con tatto e olfatto (!)

(mercoledì, 20 marzo 2013)

La scrittura deve essere coinvolgente. Deve essere in grado di far entrare chi legge nel mondo che abbiamo immaginato in maniera totale, come se il lettore fosse fisicamente presente nella situazione che abbiamo creato con le parole. Il problema è che spesso le parole sono troppo fredde, troppo intellettuali o, più semplicemente, non considerano aspetti corporei dell’esperienza del protagonista, concentrandosi sull’azione.

In un altro articolo avevo parlato dell’importanza di una scrittura che parte dal corpo. In questo articolo vorrei proporre un esercizio basato solo su due sensi che troppo spesso sono sottovalutati nel momento in cui scriviamo: il tatto e l’olfatto.

Senza perdere troppo tempo sull’importanza di questi due sensi passo direttamente all’esercizio. Non è un esercizio di scrittura in senso stretto, ma è più un esercizio di osservazione.

Per un giorno intero, cercate di registrare con più attenzione le esperienze sollecitate da tatto e olfatto.

Se per esempio camminate per la strada, cercate di sentire il caldo o il freddo, se lo sentite di più o di meno a seconda delle parti del corpo coperte o scoperte; registrate l’impegno fisico che state mettendo nell’atto del camminare, la risposta muscolare, eventuali dolori (può anche essere un modo per migliorare la propria postura!); sentite il sapore dell’aria, se è pura, fresca, umida, inquinata, e così via.

Se siete in autobus vivete questa esperienza in maniera totale (è noto che molto spesso in autobus non ci siano profumi particolarmente gradevoli!); osservate come il vostro corpo reagisce alle fermate, alla ressa, al caldo spesso soffocante dei mezzi pubblici.

Questo metodo può essere applicato in qualunque momento e in qualunque luogo e non c’è davvero bisogno di mettere su carta quello che provate (anche se non è sconsigliato). L’importante è iniziare ad allenare l’osservazione delle proprie esperienze sensoriali, che con il tempo diventeranno sempre più complesse e raffinate. Osservare in fondo vuol dire dare un nome a qualcosa, e dare nomi è una cosa che in pochi possono fare.

Col tempo avrete coltivato un’enciclopedia di sensazioni, che potrete usare in maniera efficace nella vostra scrittura, che sarà senz’altro più coinvolgente e interessante.

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