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scrittura   /   Come scrivere il discorso di un testimone di nozze

(lunedì, 20 agosto 2012)

Una delle domande che mi vengono fatte più di frequente: “sono stato/a scelto/a come testimone di nozze ed è previsto un discorso da parte mia. Mi vengono tremendi attacchi di panico solo all’idea di parlare in pubblico, ma non voglio deludere chi mi ha scelto per essere testimone proprio nel ‘giorno più bello’. Mi puoi dare qualche consiglio?”.

Certo cara amica mia (o caro amico mio), posso assolutamente aiutarti in questo compito e se mi seguirai nel brevissimo articolo che segue, ti indicherò passo passo come preparare il tuo discorso di testimone. Ti prometto che non arriverai al matrimonio impreparata (o impreparato).

Fai un grosso respiro, lascia per un momento andare tutte le tue ansie e le tue preoccupazioni rispetto a questo discorso e non farti prendere dal panico. Scrivere un discorso è del tutto nelle tue possibilità. Non perché tu sia una brava scrittrice o una maestra dell’oratoria. Non è questo il problema. Sei perfettamente in grado di preparare il discorso perché conosci molto bene almeno uno degli sposi. Inoltre, uno degli sposi ha scelto proprio te fra tutte le possibilità che aveva, quindi il primo consiglio che posso darti è sii te stessa. Questo è il punto di partenza per il tuo lavoro. Adesso ti indico la scaletta delle cose che devi fare per fare un bel discorso. Questo è un elenco abbastanza generico: cercate di adattarlo alle vostre necessità. Ignorate i punti che non vi servono.

1) Prepara un canovaccio in anticipo. Apri un documento nuovo nel tuo programma di scrittura e guarda la pagina bianca con sprezzo del pericolo. Non lasciare niente al caso, butta giù tutte le tue idee, liberamente e senza censure. Poi, quando hai finito rivedi tutto con calma e fai le tue correzioni. Se hai un amico/a fidato/a, chiedi di rileggere il testo che hai scritto. Ti potrà dare dei consigli utili. Prova il tuo discorso ad alta voce. Se ti è possibile, cerca di non leggere dal tuo foglio. Ti basterà declamare ad alta voce il tuo discorsetto qualche volta per memorizzare i passaggi più importanti e la “scaletta”. Un discorso letto da un foglio rischia di essere noioso. Un discorso espresso “all’impronta” viene arricchito da un numero ragionevole di imprecisioni e di piccoli tentennamenti dati dall’importanza del momento. Naturalmente, fatevi un esame di coscienza: se avete proprio paura di paralizzarvi dalla paura, portate il vostro foglio. Lo terrete sul tavolo e sarà la vostra piccola coperta di Linus, pronta a confortarvi nel momento del bisogno. Sono convinto che non vi servirà.

2) Argomenti da evitare: sesso, politica, battute a sfondo razziale o regionale. E’ impossibile che conosciate tutti gli invitati e non sapete come potrebbero reagire di fronte ad argomenti “controversi”. Evitate riferimenti a ex o passati amori, evitate episodi imbarazzanti o troppo personali. Il vostro discorso deve essere comprensibile a tutti senza sottotitoli. Evitate giochi di parole o riferimenti che verrebbero capiti solo da poche persone. Lo so, la tentazione di mettere quella frase celebre da un film o da una serie televisiva è davvero forte, ma vi consiglio di resistere a questa tentazione. Ricordate che oggi, anche se avete una parte importante, non è il vostro giorno. Non fate i simpatici, non mettetevi sul piedistallo. Quello che volete fare è fare felice chi vi ha scelto come testimone, non fare la figura dello “zio matto” che dice cose strane e sconvenienti.

3) State sobri. Può sembrare una sciocchezza, ma non lo è. Se proprio avete intenzione di arrivare fine matrimonio pesti (lo sconsiglio comunque, ma la salute è la vostra), bevete DOPO il vostro discorso. Già che ci siete, controllate  avere la zip chiusa (indicazione preziosa di Estrema Riluttanza)

4) Lasciatevi un po’ di spazio per descrivere cosa vi è piaciuto della cerimonia nuziale, e cosa secondo voi potrebbe essere piaciuto agli sposi (quest’ultimo punto solo se ne avete una certezza ASSOLUTA. Ripeto: non siate ragione di imbarazzo).

5) Ringraziate chi ha reso possibile questo giorno. Ringraziate i genitori degli sposi uno a uno, chiamandoli per nome. Scriveteli su un cartoncino se avete paura di dimenticarli, ma è meglio se cercati di impararli a memoria.

6) Raccontate a parole vostre cosa avete provato quando vi è stato chiesto di essere testimoni di nozze. Cercate di essere spontanei, non cercate di parlare secondo le aspettative altrui.

7) E’ molto proabile che conosciate molto bene la persona per cui fate da testimone. Raccontate un episodio che ne esalti delle virtù positive come la lealtà, l’onestà, l’amicizia, la responsabilità; ma anche l’umorismo, la compassione, l’amore per i bambini.

8) Parlate del momento in cui avete capito che lo sposo e la sposa erano fatti l’uno per l’altra. Potreste averlo capito da uno sguardo, da un piccolo gesto, da alcune parole affettuose. Se non sono momenti troppi privati, quasi sicuramente potete parlarne con una certa tranquillità.

9) Se è il caso, ricordate quelle persone che per ragioni serie non sono potute intervenire al matrimonio. Con un minimo di preparazione potreste riportare una frase degli “assenti più illustri”. Sarà un modo per renderli parte dell’evento.

10) Finite con un brindisi. Qui ci potete mettere qualche scherzo e qualche battuta, ma non esagerate. Cercate sempre di essere di buon gusto e comprensibili.

Se pensate che questo elenco vi sia stato di aiuto, lasciate un commento. Ve ne sarò grato.

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9 commenti

  • Esercizi di scrittura creativa (1) | Mauro Corso, attore e scrittore
    il 20 agosto 2012 alle 13:00 ha scritto:

    [...] abilitato. Se avete bisogno di consigli per scrivere il discorso di un testimone di nozze, cliccate qui. Troverete un articolo che vi guiderà nelle fasi di [...]

  • Alberto
    il 3 settembre 2012 alle 17:04 ha scritto:

    Caro Mauro,
    per prima cosa ci tengo a ringraziarti. Non soltanto per questo elenco, ma per aver creato l’intero sito, specie per la sezione inerente la scrittura creativa.
    Infatti, dato che è un pò di tempo che non scrivo perché non ci riesco (ho una sorta di blocco: scrivo due righe e subito le cancello gravemente disgustato dalla mia “creazione”, che finisce dritta nel cestino della spazzatura!), stavo vagando ciecamente per il web in cerca di qualche dritta o esercizio che stimoli e sciolga un pò i miei nervi ormai tesi allo spasimo – questo, forse, non è più di tanto rilevante per te.
    In ogni caso, è così che mi sono imbattuto nella tua pagina, e devo ammettere che sono molti gli articoli interessanti.
    Che dire… continua così! Spero che tu riesca ad ampliare ancora la parte dedicata alla scrittura creativa, magari con qualche esercizio, qualche “dritta” che, sono sicuro, avrai appreso nel corso della tua carriera di scrittore.

    P.S. Come è ovvio, il mio commento non si riferisce solamente a questo articolo, ma si estende all’intero sito web.

    Spero di non aver divagato troppo e che si comprenda che il messaggio l’ho scritto nel nome della scrittura creativa e di colui che ha speso il proprio tempo e le proprie energie per divulgarne le proprie conoscienze in merito.

    Un salutone

  • mauro
    il 3 settembre 2012 alle 19:33 ha scritto:

    Caro Alberto, ti ringrazio davvero per la tua bella lettera, che sono davvero lieto di ospitare. Chi ama la scrittura lo trasmette in maniera semplice e immediata, proprio come hai fatto tu. È assolutamente mia intenzione portare le mie esperienze di scrittura anche proponendo esercizi. Riguardo al tuo blocco è un problema molto comune e l’unico rimedio è spingersi a scrivere di qualunque cosa, anche solo scrivere per cinque minuti al giorno quello che vediamo dalla nostra finestra. Magari per giorni scriveremo la stessa identica cosa, ma forse il dodicesimo giorno coglieremo qualcosa di differente e questo sarà un enorme passo avanti. Spesso per noi che vogliamo tutto e subito è difficile da capire, ma la scrittura richiede tempo, pazienza e numerosi tentativi falliti… Che poi davvero falliti non sono se prima o poi portano il loro frutto. Un abbraccio. Mauro

  • Alberto
    il 4 settembre 2012 alle 9:02 ha scritto:

    Ciao Mauro!
    Sono veramente al settimo cielo… Non avrei mai immaginato che mi avresti risposto.
    Per di più hai saputo regalarmi un ottimo consiglio riguardo la mia “crisi da pagina bianca”, che non esiterò a testare al più presto.
    D’altronde, hai ragione nel dire che ci vuole costanza nella scrittura; così come in tante altre passioni.
    Proseguirei a scrivere all’infinito, esaltato dall’aver ottenuto quel che desideravo, ovvero, non solo le attenzioni di uno scrittore in carne ed ossa (anche se tramite il web), ma soprattutto per aver scambiato con te due chiacchiere nel nome della scrittura creativa e aver capito che il mio messaggio di fondo è arrivato fino a te.
    Ho scritto “proseguirei…” perché ora è proprio venuto il momento di salutarti.
    Spero in ogni caso di poter scambiare ancora illimitate opinioni sul vastissimo mondo che condividiamo così avidamente.

    A presto.

  • mauro
    il 4 settembre 2012 alle 10:43 ha scritto:

    Prevedere dei commenti senza prevedere una risposta ai commenti stessi, mi sembra francamente privo di senso. A presto :)

  • Alberto
    il 8 settembre 2012 alle 7:40 ha scritto:

    Ciao Mauro!
    Bé, effettivamente hai ragione. Il fatto è che pensavo fossi immerso fino al collo di lavoro. Insomma, ti immaginavo come una sorta di beniamino dell’arte della scrittura e del cinema, una specie di writer inarrivabile che non ha certo tempo da dedicare ai commenti, seppur positivi, di un blog!
    Certo che ne ho di fantasia, eh?
    Forse non te lo immagini neanche, ma nello scrivere il primo commento ho provato come il timore di disturbare.
    E, forse, una risposta a questa mia specie di psicosi ce l’ho…
    Sarà perché in passato ho tentato innumerevoli volte di contattare alcuni famosi scrittori tramite la loro posta elettronica senza mai cavarne un ragno dal buco? In pratica, dopo essermi esaltato nel leggere i loro post, le loro frasi, etc… è capitato che chiedessi loro alcuni consigli… ma non ho mai ottenuto risposta.
    Credo sia stato in quel momento che mi sono erroneamente convinto che uno scrittore famoso è simile all’Onnipotente, del quale possiamo leggere le prodezze, ma non possiamo averci a che fare in modo diretto; a tu per tu insomma.
    Devo ammettere che la cosa mi è dispiaciuta parecchio ed è per questo che avevo timore, timore di non sapere come avresti reagito.
    Ovviamente, il mio sogno era quello di ricevere una tua risposta; anche per sfatare una volta per tutte la brutta impressione che avevo avuto scrivendo ai due “professional writers”.

    Quindi, è stato anche grazie a te se ho compreso che il fatto di rispondermi o meno varia dal carattere della persona e non dal suo essere famoso o meno. Giusto?
    Per esempio: se uno è un cafone, lo è indipendentemente dalla sua fama. Giusto?

    Scusa per averti risposto solo ora.
    A presto

    P.S. Ho appena letto il tuo post riguardo quella povera ragazza che ha subito violenze sessuali. Non ho parole per descrivere il mio stato d’animo. Desidero lasciare al più presto un commento a quell’articolo.
    E nella tristezza dei tanti sentimenti che mi si stanno accavallando dentro, desidererei complimentarmi con te per aver affrontato un tema tutt’altro che banale nel migliore dei modi.
    Bravo! Perché in questi casi non si può rimanere in silenzio.

    Ora scappo veramente…
    >>>>>>>

  • noruleswords
    il 29 novembre 2012 alle 16:23 ha scritto:

    Ciao Mauro,
    i tuoi consigli mi hanno illuminato per scrivere il discorso che un testimone di nozze NON dovrebbe tenere.
    Lo puoi trovare sul mio blog sotto il titolo di “testimone imbarazzante”.
    Grazie.

  • mauro
    il 29 novembre 2012 alle 16:51 ha scritto:

    Grazie di avermi segnalato il tuo discorso… devo dire che è davvero molto divertente, anzi ne consiglio assolutamente la lettura! Dà quasi la sensazione che sia un fatto realmente accaduto per quanto è vivace.

  • noruleswords
    il 30 novembre 2012 alle 8:18 ha scritto:

    ti ringrazio per aver impiegato il tuo tempo a leggerlo e per il commento positivo. Vivace mi soddisfa molto come quadro del racconto.
    mi permetto di lasciare il link per chiunque voglia prenderne visione.
    http://noruleswords.wordpress.com

 

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