(lunedì, 10 settembre 2012)
A volte capita. Proprio non si riesce a scrivere, nemmeno una riga. Non importa quale sia la ragione: vuoto mentale, paura di fallire, ansia da prestazione, eccesso di senso critico… il risultato è sempre lo stesso, un foglio bianco e una sudarella fredda che corre lungo la fronte.
Adesso gli appunti di scrittura creativa si arricchiscono di una serie di metodi che possono aiutare a sbloccare quella sterilità creativa che prima o poi riguarda tutti, piccoli e grandi. La creatività è un oggetto estremamente delicato, si può dire che sia come una piccola pianta che va curata, annaffiata, fertilizzata e accudita. La creatività però ha un vantaggio non indifferente rispetto alle piante vere: una volta che una pianta è appassita non c’è davvero nulla da fare. La creatività in compenso non può davvero “appassire”, al massimo può restare in un angolino della mente, dimenticata come un giocattolo impolverato che aspetta solo di essere riscoperto, ripulito, oliato e rimesso in moto. Questa nuova serie di articoli serve proprio a questo, ripulire e rendere scintillante la creatività per tornare a bomba.
Il primo metodo che propongo non ha nulla a che fare con l’atto dello scrivere: VAI AL CINEMA. Ecco i 5 modi in cui andare al cinema può essere di vantaggio per il recupero della tua creatività.
1 – Il cinema può essere una distrazione molto efficace e allo stesso può aiutare a tenere la concentrazione su qualcosa per un certo periodo di tempo. Bada bene che non ho detto “guarda un film”, ma ho detto “vai al cinema”. Il cinema è uno dei pochi luoghi in cui possiamo fare qualcosa senza le mille distrazioni che ci affliggono. Possiamo tenerci lontani da telefonate, e-mail, controllo compulsivo di social network e da tutte quelle cose che uccidono la produttività. Si può imparare che se teniamo l’attenzione fissa su un qualcosa in una sala proiezioni, possiamo farlo anche a casa. Se non riesci a evitare di controllare la mail pure al cinema, non ti preoccupare: ci puoi lavorare.
2 – Se scrivi racconti o romanzi, il cinema può insegnare molto in termini di struttura narrativa. Osserva con attenzione ogni colpo di scena e svolta narrativa e fatti le seguenti domande: come è stata preparata? Qual’è la conseguenza? Te la aspettavi o no? E’ coerente con lo sviluppo della storia? Cosa avresti fatto al posto dello sceneggiatore? Come vedi, non è necessario che tu sia andata a vedere un “bel film”. Tieni il senso critico alto, ma non fare il criticone, cerca di essere onesto con te stesso quando guardi un lavoro altrui.
3 – Osserva e tieni conto di tutti quegli elementi che non hanno a che fare con la scrittura in senso stretto: regia, illuminazione, inquadratura, montaggio, creazione di atmosfere. Osserva con attenzione le parti prive di dialogo: come aiutano il racconto ad andare avanti?
4 – Fai un analisi dei personaggi. Come sono caratterizzati? Come vengono portati sullo schermo dagli attori in carne e ossa o dai personaggi di un cartone animato? Nella parte iniziale di un film molto spesso i personaggi sono impegnati in azioni che non hanno molto a che fare con la storia, ma che “dicono” qualcosa sul personaggio stesso. Per esempio un prologo potrebbe dire qualcosa sulle motivazioni di un personaggio, sul suo passato o sulla sua visione del mondo. In Batman Begins per esempio avvengono tutte queste cose nei primi minuti del film. Tenetene conto.
5 – Scegli un genere diverso rispetto a quello su cui stai lavorando. Questo può sembrare strano, ma è un approccio molto utile. Se state lavorando a una storia di avventura non andate a vedere un film di James Bond o I pirati dei caraibi. Se stai lavorando su una storia d’amore non andare a vedere Harry ti presento Sally, Serendipity o simili. E’ ovvio che corri il rischio di essere influenzata, ma non è questa la ragione principale. Dato che la tua concentrazione è comunque rivolta al lavoro che stai facendo, il tuo scritto sarà sempre nella tua mente, anche mentre stai facendo qualcos’altro. Sarà proprio la tua immaginazione, attiva anche quando non ti stai scervellando a farla lavorare, a farti notare somiglianze ed elementi utili al tuo progetto. Magari ti verrà persino qualche idea nuova.
Mantenere un’ottica fresca e aperta è fondamentale per andare avanti con il proprio lavoro, e andare al cinema può essere un aiuto considerevole.
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il 6 febbraio 2013 alle 10:00 ha scritto:
[...] ho proposto una serie di soluzioni per curare il cosiddetto blocco dello scrittore, ad esempio andando al cinema, prendendo un metodo tipico della ricerca fotografica, lavorando in un coworking (uno degli [...]